Un’indagine Acimall sostiene che il 39% degli intervistati crede in un incremento degli ordini dall’estero, il 56% in una stabilità e il 5% in un calo.
Se i termini assoluti ribadiscono l’eccezionale vocazione del settore delle tecnologie per il legno all’esportazione (oltre il 75% dei 1.800 milioni di euro di produzione è rivolta all’estero), in termini percentuali continua la serie positiva del mercato italiano, da troppo tempo avaro di attenzioni verso gli investimenti in beni strumentali. Nel periodo luglio-settembre 2016, infatti, gli ordini di macchine per il legno e derivati crescono complessivamente di un buon 18,3% rispetto allo stesso periodo 2015 (la crescita fu del 21,5 nel trimestre precedente). Ed è l’Italia, così come accadde anche tre mesi fa, che offre il contributo più importante in termini di crescita percentuale, con un robusto +28,8% che segue il 30,4% del periodo aprile-giugno. Qualche preoccupazione sul versante dei mercati esteri, che nel periodo luglio-settembre mostrano meno interesse per le tecnologie italiane (-3,1%) rispetto allo stesso trimestre 2015 (nel periodo aprile-giugno 2016 gli ordini erano +17,2%). Dai dati dell’indagine trimestrale di Acimall emerge anche che il fatturato è cresciuto del 15,8% rispetto allo stesso periodo 2015, che il carnet ordini è pari a 3 mesi e i prezzi hanno registrato una variazione dell’1,3% dal primo gennaio a oggi. Ma che sviluppi si attendono per questo settore nel prossimo futuro? L’indagine previsionale di Acimall sostiene che il 39% degli intervistati è convinto che gli ordini dall’estero cresceranno, il 56% li ritiene in una fase di stabilità e solo il 5% si verificherà un calo. Analoga percentuale, il 5% vede il calo anche degli ordini interni, a cui fanno da contraltare il 67% di quanti sono convinti della stabilità e il 28% che pensa, invece, a un proseguimento della fase di crescita.
L’opinione del Presidente di ACIMALL
“Siamo di fronte a un ‘aggiustamento’ inatteso del nostro scenario economico per quanto avessimo segnali che qualcosa si stava finalmente muovendo anche nel mercato italiano“, ha affermato Lorenzo Primultini, Presidente di Acimall, commentando i dati emersi dalla consueta indagine trimestrale curata dall’Ufficio studi della associazione dei costruttori italiani. “Se il Piano nazionale ‘Industria 4.0’ di cui tanto si parla in queste settimane dovesse essere presto confermato, avremmo un’ulteriore leva per accrescere i nostri risultati sul mercato interno, un impulso che – pur senza cedere a facili ottimismi – potrebbe forse segnare la fine di un periodo estremamente difficile. Ci auguriamo anche che le agevolazioni per l’acquisto di mobili legato alle ristrutturazioni e il bonus dedicato alle giovani coppie vengano riproposti inalterati anche nella nuova legge di stabilità”, ha concluso Primultini.
L’articolo è stato preso dal sito www.ilgiornaledelserramento.it