Gli edifici del futuro, tra cambiamenti climatici e sostenibilità
Edifici sostenibili, riciclo e digitalizzazione sono alcuni tra i temi che hanno animato la scorsa edizione della Rosenheimer Fenstertage organizzata da IFT. Come ogni sono stati tanti gli spunti che approfondiremo nei mesi a venire. Ma cosa è successo i giorni scorsi a Rosenheim?
Il 12 e il 13 ottobre si è svolta al KUKO, Kultur Kongress Zentrum di Rosenheim la 49a edizione dell’evento Rosenheimer Fenstertage (le giornate della finestra) organizzato dall’istituto tedesco IFT dal titolo “Entrare nella nuova era del clima”. La crisi energetica e le conseguenze del cambiamento climatico richiedono misure coerenti ed efficaci, soprattutto nel settore dell’edilizia. La conferenza ha dunque trattato un’ampia gamma di argomenti incentrati su una delle questioni più urgenti del nostro tempo.
Tantissimi i relatori che hanno partecipato cercando di fornire informazioni utili e stimolanti; si è parlato di edifici sostenibili, conseguenze legate ai mutamenti climatici, economia circolare e riciclo dei materiali, sostenibilità e digitalizzazione.
Gli incontri
La serie di relazioni si è aperta con i saluti di Jochen Peichl, consigliere delegato IFT, che ha subito introdotto il tema principale della conferenza. “Stiamo entrando in una nuova era climatica che deve rappresentare per noi un’opportunità” ha dichiarato e con il sindaco di Rosenheim Andreas März.
Edifici sostenibili e cambiamenti climatici
È stato poi il turno del direttore di IFT Jörn Lass che ha parlato di costruzioni sostenibili ed in particolare sui fattori che rendono un edificio meno impattante. Infatti, in questo quadro generale i serramenti giocheranno un ruolo fondamentale. Una premessa importante quella del direttore Lass che ha lasciato la parola al professor Stefan Rahmstorf del Potsdam Institute for Climate Research che ha tracciato un quadro davvero drammatico dell’attuale situazione climatica. Il professore ha mostrato documenti di quasi 180 anni fa in cui già si parlava di possibili cambiamenti climatici causati da inquinamento e deforestazione ma poco o nulla è mai stato fatto veramente per invertire questo andamento ma oggi non abbiamo assolutamente alternative. Non possiamo più continuare a sfruttare il suolo ed estrarre materie prime ma è fondamentale utilizzare esclusivamente energie alternative e riciclare materiali e prodotti attualmente in circolazione.
L’obiettivo è: emissioni 0 entro il 2050 e molti Paesi industrializzati hanno iniziato un’inversione di rotta riducendo le loro emissioni di CO2 in atmosfera ma purtroppo non è così per molte altre nazioni, in particolare Cina e Russia le cui emissioni stanno addirittura aumentando.
Riciclare i materiali come unica via possibile
Guardare a un futuro più sostenibile, quindi, non può prescindere dal riciclo di materiali e manufatti. Presenti alla conferenza alcuni esponenti di gruppi e associazioni che si occupano proprio del recupero e del riciclo di alluminio, pvc e vetro che hanno raccontano quanto sia importante ma nello stesso tempo complicata e costosa questa attività che viene condivisa con molti altri gruppi di diverse nazioni (anche italiani, naturalmente) in un’ottica di vera e propria circolarità a livello europeo. Molto è stato già fatto ma tanto altro deve e dovrà essere realizzato sia per rendere più dinamiche ed efficienti queste operazioni sia per divulgare quanto più possibile la necessità che tutto ciò venga fatto senza inficiare sulla qualità del prodotto finale.
Digitalizzazione come supporto per la sostenibilità
Altro aspetto da non eludere immaginando un futuro decisamente più performante dal punto di vista energetico è la digitalizzazione che aiuta non solo le aziende a semplificare il processo produttivo e distributivo ma anche gli utilizzatori nella gestione oculata degli smart buildings. “È necessario limitare il consumo di energia, l’utilizzo di materie prime, la produzione di rifiuti e lo sfruttamento del territorio. La digitalizzazione semplifica il processo verso lo sviluppo sostenibile degli edifici, per la loro realizzazione, gestione, manutenzione e riciclo”, ha dichiarato il professor Winfried Heusler dell’università di scienze e arti applicate OWL di Lemgo.
Chi è IFT
IFT è l’organismo di ricerca, test, monitoraggio e certificazione notificato in tutta Europa e accreditato a livello internazionale secondo DIN EN ISO/IEC 17025. L’obiettivo è il miglioramento sostenibile della qualità dei prodotti, della costruzione e della tecnologia, nonché il lavoro di standardizzazione e di ricerca. La certificazione di IFT Rosenheim garantisce l’accettazione in tutta Europa.